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Insieme per riscoprire ciò che conta

Viviamo in un’era satura di stimoli in cui tutto deve essere eccezionale, performativo, memorabile. In questo rumore collettivo i gesti più semplici ci danno una direzione. Ci ricordano chi siamo e ci riportano a ciò che conta davvero.

È da qui che nasce la collaborazione tra Vanity Fair e Škoda Italia, da un invito a guardare dove nessuno guarda più, a esplorare emozioni che abbiamo lasciato indietro, a riscoprire il nostro punto di vista per ritrovare noi stessi – come individui e come collettività. Un’esplorazione che apre a una prospettiva diversa nella ricerca di ciò che è davvero essenziale.

Per te. Per noi.

Un grande puzzle collettivo di significati

Il cuore creativo della partnership è un racconto che si compone mese dopo mese, come un grande puzzle emotivo.

Il messaggio di brand, monito all’esplorazione, diventa il punto di partenza di una ricerca personale e collettiva: una vera e propria “caccia al tesoro” sentimentale alla scoperta dei pezzi mancanti che restituiscono valore, senso, identità.

Ogni contenuto editoriale è un meaning, una tessera che si aggiunge al puzzle, filtrata attraverso il tema del mese e l’emozione che lo guida. Al termine del percorso, la community potrà osservare il proprio puzzle personale completato: una piccola mappa intima di ciò che ha ritrovato lungo il cammino.

 

Il tempo, un incontro con ciò che ci definisce

Il viaggio inizia da uno dei momenti più iconici e carichi di significato per Vanity Fair e per Škoda: il Natale.

Il tempo diventa lo strumento prezioso che ci permette di ritrovarci, riflettere, riconnetterci.

Con una produzione video dedicata in collaborazione con la creator Alessia Colonna, la partnership invita ciascuno di noi a “fermare il tempo”, tornando verso le proprie radici e osservando ciò che ci ha formati: oggetti dell’infanzia, i rituali di famiglia, le piccole tradizioni che custodiscono la nostra identità.

Protagonista della storia è una persona dagli impegni infiniti e dal tempo limitato, che proprio in questo ritorno al passato ritrova significati dimenticati e scopre la sua personale esplorazione del tempo: un invito a dedicarsi a ciò che amiamo, senza scopi, senza performance, ma solo per il piacere di risentirci pienamente noi stessi.

Il video diventa così un catalizzatore di domande per tutta la community: Qual è il tempo che possiamo restituirci? Quale momento può riportarci al centro della nostra vita?